Armocromia ed architettura

ARMOCROMIA, ovvero l'armonia dei colori.
E' sicuramente l'ultima moda del web, soprattutto per quanto riguarda la valorizzazione della persona ma, in realtà, in architettura è presente già da parecchi anni.

Un po' di storia
Le sue origini si possono far risalire a Johannes Itten, che insegnò addirittura al Bauhaus e studiò approfonditamente i colori in tutte le loro sfaccettature, definendoli caldi e freddi in base alla loro temperatura ed al loro valore (chiaro o scuro). Qui di seguito vedete il suo "disco cromatico" dove, nel triangolo centrale, sono indicati i colori primari (rosso, giallo e blu), esternamente a questo, a completare l'esagono, ci sono i colori secondari (arancione, verde e viola) che si ottengono mescolando i primi in parti uguali.
Nel cerchio esterno, infine, troviamo i colori primari, i secondari ed i terziari (che si ottengono mescolando i due colori adiacenti).


Ma come si utilizza in pratica?
Dal cerchio esterno della prima figura si ottiene quello successivo, dove in ogni spicchio i singoli colori sono declinati nei loro valori, dal più scuro al più chiaro.
La teoria di Itten è che i colori che si trovano nello stesso spicchio, o in quelli adiacenti dello stesso settore (caldi o freddi) si abbinano tra loro in modo armonioso; invece quelli in posizione opposta, se affiancati, creano un contrasto vivace in quanto sono tra loro complementari.


Sarò sincera con voi, non sono un'esperta di armocromia ma, l'esperienza maturata in parecchi anni di lavoro sul campo mi consentirà di darvi comunque dei preziosi consigli.
Ormai è risaputo che i colori hanno importanti risvolti psicologici: conoscerli e sapere come utilizzarli a proprio beneficio potrà aiutarvi a rendere più confortevoli le vostre abitazioni ed i vostri spazi di lavoro.
L'armocromia non si limita a dirvi se in una camera è più indicato utilizzare un determinato colore rispetto ad un altro ma vi fornisce anche la giusta combinazione di tonalità per raggiungere il risultato desiderato.


Tutto qui, direte voi?
Purtroppo no! Se bastasse semplicemente affidarsi al cerchio di Itten e ad una cartella colori, saremmo tutti esperti in armocromia ma, non è così.
Nel mio lavoro ho sempre basato le scelte materiche e cromatiche degli interni su molteplici fattori: la dimensione degli spazi, la luminosità e la sua variazione durante la giornata e le stagioni, la destinazione d'uso del locale, lo stile che gli si vuole conferire e, non per ultimo, le caratteristiche del fruitore.
Quanto sopra condito da una buone dose di istinto e gusto personale.

Ciò non significa che non potrò darvi dei consigli su come migliorare l'armocromia di casa vostra ma, data la complessità e le peculiarità di ogni singolo ambiente,  per ottenere un risultato ottimale, solitamente, è necessario l'intervento di un tecnico che analizzi il caso specifico in tutte le sue sfaccettature.

Le stagioni dell'armocromia
L'armocromia, sulla base delle caratteristiche individuate da Itten (temperatura e valore) suddivide i colori in 4 stagioni:
❄ Inverno (colori freddi scuri)
☀️ Estate (colori freddi chiari)
🍂 Autunno (colori caldi scuri)
⚘ Primavera (colori caldi chiari)

Ogni stagione è poi a sua volta articolata in altri sottogruppi in base alla luminosità, al contrasto, alla saturazione ed all'intensità dei colori.

Cercando di semplificare le cose, nel momento in cui scegliete una stagione, per avere un risultato armonico e non sbagliare, dovrete utilizzare i colori di quella palette.
Ma vi chiederete, come scelgo la stagione?

Potreste optare per quella che è la vostra stagione: non quella di nascita, ma quella che un'esperta di armocromia può indicarvi facendo l'analisi della vostra figura partendo dal sottotono della vostra pelle.
PS: a questo riguardo farò un post dedicato in collaborazione con un'esperta del settore: Annamaria di "Non è magia, è armocromia".

Oppure, dato che probabilmente in famiglia sarete più individui e, magari, appartenenti a stagioni differenti, potrete semplicemente scegliere quella che più vi piace; guardate le varie palette ed individuate quella che vi trasmette le sensazioni che vorreste trovare in quel determinato ambiente: tranquillità, relax, vitalità, concentrazione, calore...

Ovviamente sarete liberi di adottare palette diverse nei vari ambienti ma, personalmente, vi consiglio di dare unitarietà allo stile della casa e, quindi, ai colori di base che sceglierete.

Altro consiglio è di non sovraccaricare l'ambiente di colori: o puntate sulle finiture (pareti, pavimenti, porte e finestre) o sugli arredi. In ogni caso, almeno la metà degli elementi deve restare neutra per far risaltare ciò che è di vostro interesse; diversamente, il rischio di trasformare la casa in un circo è dietro l'angolo!

Ora entriamo nello specifico delle stagioni.
Come potrete notare dalle immagini successive, ogni stagione non si limita alla presenza di un solo colore declinato in tutte le sue tonalità ma, al contrario, è costituita da quasi tutte le cromie accomunate, però, da alcune caratteristiche specifiche (temperatura e valore).

❄ INVERNO ed ☀️ ESTATE sono caratterizzati da colori freddi (quindi a base blu).
Se osservate attentamente le immagini seguenti, noterete che anche i gialli (che psicologicamente tendiamo ad associare al sole ed al caldo) trasmettono invece una sensazione di distacco, di freddo.

Questa è la palette INVERNO

La palette Inverno è caratterizzata da colori freddi e brillanti, con valore scuro, perché i suoi colori hanno all'interno una maggiore percentuale di blu.
Inoltre è l'unica che contiene il nero ed il bianco.

Questa è la palette ESTATE

La palette Estate, invece, è caratterizzata da colori freddi ma tenui, quasi pastello, ovvero chiari.

Entrambe sono adatte ad ambienti formali, minimal, che vogliono trasmettere un certo distacco (da intendersi non negativamente), zen ma anche fashion.
Per le finiture potreste utilizzare i toni del grigio o del tortora da abbinare a qualche elemento di spicco rosa, azzurro o viola o lime.


🍂AUTUNNO e ⚘ PRIMAVERA sono caratterizzati da colori caldi (quindi a base gialla).

Questa è la palette AUTUNNO

La palette Autunno è caratterizzata da colori caldi, avvolgenti e attenuati; ha valore scuro perché l'intensità dei colori è più bassa.

Questa è la palette PRIMAVERA

La palette Primavera, invece, è caratterizzata da colori caldi e vibranti; è la palette con maggiore scelta di colori ed ha alta intensità perciò il suo valore è chiaro.

Entrambe sono adatte ad ambienti accoglienti, allegri, vivaci ma anche rilassanti.
Per le finiture potreste utilizzare beige, marroni o terra con tocchi di arancio, giallo, verde muschio o, addirittura, rosa o viola.

Se analizzate bene le palette, noterete che l'armocromia non è fatta esclusivamente di colori tono su tono ma che, all'interno della stessa stagione, ci sono anche differenze piuttosto evidenti.
Se giocherete con queste indicazioni, potrete ottenere sia ambienti più rilassanti, tono su tono, sia ambienti effervescenti con contrasti evidenti ma, sempre, armonici tra loro.
Il fatto che ogni stagione sia costituita da una molteplicità di colori, seppur accomunati da caratteristiche ben precise, fa sì che si presti ad essere utilizzata in qualsiasi ambiente, per cui vi lascia ampio margine di scelta; l'unica cosa da ricordare è di non mischiare le palette tra loro! 

Vi ho aiutato o confuso? Probabilmente entrambe le cose! Vi avevo avvisato che non era cosa semplice.
Sicuramente vi starete chiedendo: "con questi colori così evidenti è facile fare i giusti abbinamenti, ma come mi comporto con tutte le sfumature più chiare che qui non sono annoverate?
Non posso mica dipingere tutte le pareti viola acceso!"

Queste palette sono un'indicazione di massima: il concetto che dovete afferrare, per avere un'armonia cromatica in casa, è in primo luogo di non mischiare i colori freddi con quelli caldi.
Già limitandovi a seguire solo quest'indicazione migliorerete molto l'immagine dell'ambiente.
Una volta fatta questa prima scrematura, dovete passare alla parte più difficile per chi non ha un occhio allenato dal mestiere: distinguere i colori chiari da quelli scuri.
E' molto più difficile di quello che sembra ma, con un po' di esercizio, ed osservando bene le palette potrete riuscirci.

Ecco alcuni consigli validi per qualsiasi palette.
Per quanto possa apparire scontato, a meno che non si tratti di locali molto ampi e con destinazioni d'uso particolari, per le pareti/soffitto vi sconsiglio di usare colori forti per l'intero ambiente.
Personalmente amo i contrasti ed i colori decisi: solitamente in una stanza faccio tinteggiare una/due superfici con un colore carico e le restanti con toni neutri.
Attenzione, ho detto toni neutri, non bianco!

Il bianco puro è assolutamente da evitare: riflette la luce in modo fastidioso. 
Quello che solitamente chiamiamo bianco, in realtà non lo è mai perché, al suo interno, ha sempre una punta di colore: può tendere al grigio, al panna o a qualsiasi altra tonalità.
Anche in questo caso, sceglieremo di far tendere il bianco verso una tonalità calda o fredda a seconda della palette che stiamo usando.

C'è da precisare che, a differenza dell'armocromia applicata alla valorizzarzione personale, in architettura il bianco ed il nero rappresentano la luce e l'ombra e, nelle giuste quantità, possono essere affiancati a qualsiasi palette, non solo a quella invernale.
Come sosteneva Itten, il bianco ed il nero fanno risaltare gli altri colori in modo differente: la stessa cromia affiancata al bianco sembrerà più scura,  invece, accostata al nero più chiara.

Partendo da questo concetto il grigio, che nasce dall'unione del bianco e del nero, è considerato il neutro per eccellenza, privo di carattere,  addirittura spento, trasformabile nell'esatto complementare di qualsiasi colore, quindi abbinabile ad ogni stagione.
Pertanto anche i grigi, che nelle soprastanti immagini delle palette sono catalogati come prettamente freddi, in realtà possono assumere una nota calda, se vengono opportunamente miscelati.
Basterà chiedere all'imbianchino di mostrarvi una cartella colori con grigi caldi o, quando sceglierete le stoffe dell'arredamento (tende, divani, tappeti...) cercare, ad esempio, una stoffa che all'interno della trama abbia anche dei fili beige.
Come vedete, in realtà, la linea che delimita l'appartenenza di un determinato colore ad una stagione piuttosto che ad un'altra è davvero sottile.

Vi starete chiedendo: se le leggi dell'armocromia regolano la sensazione del bello, perché mi piacciono delle foto di interni che mostrano accostamenti di palette diverse?

La spiegazione più semplice potrebbe consistere nel fatto che gli accostamenti  di colori che, di primo acchito, vi sembrano appartenere a stagioni diverse, in realtà, se vi trasmettono una sensazione armonica e piacevole, probabilmente sono stati studiati da esperti del settore che hanno scelto delle tonalità borderline (ad esempio, come dicevamo prima, un grigio caldo abbinato ad un parquet in rovere naturale).

Tuttavia, non è da trascurare il fatto che uno specialista di interior design sia in grado di accostare anche elementi realmente contrastanti e dissonanti (appartenenti a palette diverse) in modo armonico ma, sinceramente, questo non può insegnarvelo nessuno tramite un articolo.
I colori hanno un potere intrinseco davvero incredibile e saperli accostare nel modo corretto non è né semplice, né scontato.
Prendere coscienza di questo è già una grande conquista.
Come spiegava Itten, ad esempio, è possibile inserire in un ambiente caratterizzato da cromie calde un elemento a contrasto per vivacizzarlo: in questo caso si dovrà ricorrere al colore complementare (quindi freddo) del tono più diffuso nella stanza... però, come vi ho già detto, non è semplice come sembra.

In ogni caso non scoraggiatevi!
Se eviterete di fare esperimenti azzardati ma vi baserete sulla scelta di una sola palette, sono sicura che raggiungerete ottimi risultati anche da soli.

Ma non finisce qui
Molti di voi, ne sono certa, si stanno chiedendo quale colore sia più adatto in un determinato locale in base al suo uso, a prescindere dalla palette di riferimento.
Non temete, nel prossimo articolo troverete le indicazioni che cercate.

Inoltre, con Annamaria di "Non è magia, è armocromia", stiamo preparando una guida pratica sugli schemi cromatici per applicare le regole dell'armocromia a casa vostra.

Vi aspetto per proseguire questo percorso colorato insieme.





Commenti

Post più popolari